Doppia esposizione che passione!
1 5I neofiti della fotografia analogica tra le prime domande che pongono ad un fotografo, oltre ai dettagli sulla pellicola, cosa sono le doppie esposizioni e del perché se ne parla tanto nel mondo dell'analogico.
Andiamo a scoprire questa tecnica affascinante!
La doppia esposizione è la tecnica che consiste nell'esporre due volte (o più, nel caso delle multiple esposizioni) uno stesso fotogramma, ottenendo risultati spesso imprevedibili e stupefacenti!
Due immagini che magari, prese singolarmente, avrebbero detto poco o niente, si trasformano in una composizione sublime
Padroneggiare questa tecnica non è semplice
Le variabili che intervengono sono molte e nonostante questo la maggior parte delle volte sono quelle che non consideriamo che ci portano ai risultati più sorprendenti.Ad esempio, nella foto a sinistra la lomografa @MELL0NC0LLIE avrebbe dovuto calcolare al millimetro l'inquadratura per riuscire a posizionare le gocce di rugiada dell'erba in modo che sembrassero lacrime, cosa che invece si è verificata per puro caso.
Quali sono le variabili che si possono gestire?
Con la maggior parte delle macchine fotografiche è possibile impostare la funzione che ci permette di scattare più volte sullo stesso fotogramma (MX per Diana, LC-A+, Holga ecc.., ME per Canon, ecc ecc). In alternativa, se avete dei dubbi, potete visitate questa guida per il procedimento manuale.
A seconda del risultato che si desidera ottenere, ci sono diverse tecniche per realizzare delle doppie esposizioni soddisfacenti, ad esempio @MELL0NC0LLIE adora quelle in cui la silhouette del soggetto è ben delineata, e dove si può inserire una texture (con il secondo scatto), come per riempire una sagoma. In questo caso si tratta di una vera e propria composizione pensata e studiata dove si sceglie il soggetto principale e la trama da dare alla nostra composizione.
Nella pratica si realizza questo effetto, fotografando il primo scatto in controluce; è proprio questo il segreto per ottenere doppie esposizioni di questo tipo. Bisogna ricordarsi di non preoccuparsi della sovraesposizione, anzi! E' proprio il cielo "bruciato" che isola il nostro soggetto e quindi cancella tutto ciò che nel secondo scatto andrebbe ad occupare ciò che esce dalla sagoma! La frase da tenere a mente è: la luce cancella.

Ecco degli esempi compositivi
Nella foto a seguire, si può notare come sulla zona d'ombra, creata dal cappuccio in corrispondenza degli occhi, si riveli il secondo scatto molto intensamente, mentre sulle parti illuminate tenda ad attenuarsi, fino a sparire completamente dove la luce è molto intensa.

Quando invece il primo scatto è uniforme sotto il punto di vista dell'esposizione, (quindi senza la luce che funge da "gomma", cancellando), l'effetto che otteniamo è meno marcato, e la nostra sagoma non è la protagonista, ma semplicemente un elemento della fotografia.
Se poi non si hal'intenzione di pensarci troppo su e si desidera solo ottenere immagini strane e surreali, non c'è problema, perché i risultati sono sempre inaspettati e originali.
Quindi non abbiate paura, buttatevi! Non sempre otterremo ciò che ci aspettavamo, ma sarà sicuramente uno scatto unico ed irripetibile. Ed è proprio questo il bello dei nostri cari sali d'argento.
Grazie alla lomagrafa @MELL0NC0LLIE per il suo contributo e supporto per questo fantastico tipster che vi potrà aiutare nelle doppie esposizioni! Taggateci e mostrateci le vostre opere d'arte.
2020-04-11
#tutorials
Un Commento