Lomography Incontra Francesco Aglieri Rinella aka Takashi Takeuchi

Francesco Aglieri Rinella aka Takashi Takeuchi ci racconta la sua introduzione al mondo del formato medio.

© Francesco Aglieri Rinella - Lomography Color Negative 400 120

Su Instagram ti troviamo con il nome Takashi Takeuchi: sei un fan del famosissimo illustratore giapponese o per te questo nome ha un altro significato?

Mi fa subito sorridere questa domanda! Il mio alter ego deriva dal connubio del nome comune giapponese Takashi ed il cognome del mio artista preferito, sempre nipponico, Mariya Takeuchi, cantante in voga degli anni 80!

© Francesco Aglieri Rinella - Lomography Color Negative 400 120

Parlaci un po' del tuo background fotografico. Come hai iniziato il tuo viaggio fotografico?

Sono da sempre stato attratto dalla fotografia, da piccolo mi piaceva sfogliare gli album dei ricordi dei miei, mi sentivo collegato a quelle immagini ed era un piacere riscoprirle anno dopo anno. Il concetto di fermare il tempo di una scena con una foto mi dava, e mi dà tutt'ora, una sensazione unica. Ho usato, in età più tenera, macchine istantanee e piccole punta e scatta che in qualche modo soddisfavano la mia voglia di documentare!

Solo dopo, in età più matura ed indipendente, ho deciso di comprare la mia prima ed ultima macchina fotografica digitale, nel 2017. Nel giro di due anni, una volta percepito il mio rapporto con la fotografia, sono passato completamente alla pellicola, anche grazie ad un viaggio che ho fatto in Giappone, dove questo settore è ancora molto molto sentito.

© Francesco Aglieri Rinella - Lomography Color Negative 400 120

In un'epoca innegabilmente digitale, perché hai scelto come mezzo il medio formato analogico?

Ricollegandomi a prima, nel momento in cui ho capito che il digitale non soddisfaceva più il mio modo di scattare, quindi il puro piacere del processo stesso, mi sono trovato in crisi. Per i progetti più professionali mi sentivo sicuro, invece per le foto personali non ero convinto e molte delle volte mi ritrovavo di più a scattare in analogico.

La svolta è stata la scoperta del medio formato 120, una potentissima risorsa anche in questi tempi moderni che mi ha saputo dimostrare quanto importante fosse rimodulare i processi e diminuire i tempi per creare una fotografia, che sia un ricordo o un progetto serio. Ero felice e meravigliato ogni 10 scatti 6x7 contro una SD Card piena di foto, quella è stata la via decisiva: ho venduto tutto il corredo digitale e ho intrapreso a tempo pieno il medio formato!

Qual'è la tua macchina fotografica preferita?

Nonostante col tempo sto collezionando i miei pezzi fotografici preferiti, la mia regina indiscussa rimane la Mamiya RZ67 con obiettivo Sekor 110mm f2.8. Semplicemente incredibile con un altissima qualità di immagine e tutte le funzioni principali che possono servire sia in studio che in esterna. Ne sono follemente innamorato!

Che tipo di attrezzatura fotografica porti sempre con te nei tuoi viaggi?

E' importantissimo, in viaggio, documentare il più possibile ed avendo bisogno di tanti scatti prediligo una macchina 35mm, con obiettivo fisso e luminoso per qualsiasi occasione. Se lo spazio lo permette anche con una medio formato è possibile viaggiare, magari rinunciando a qualcosa dentro lo zaino.

Non voglio mai avere dei rimorsi per non aver immortalato qualcosa, anche una punta e scatta andrebbe bene o lo smartphone!

© Francesco Aglieri Rinella - Lomography Color Negative 400 35mm

Qual'è la tua foto preferita? Puoi raccontarci la storia che c'è dietro?

Non ho una foto preferita in assoluto, ogni foto che scatto documenta la mia vita e mi piace godermele e riscoprirle ogni tanto. Queste foto sono state scattate con la pellicola Lomography Color Negative 400 negli ultimi tempi di pandemia in Sicilia nella mia città di origine e alcune in Umbria dove lavoro, sia in medio formato che 35mm. Queste foto raccontano il periodo storico che stiamo vivendo, le strade desolate, il mare e le spiagge vuote, i bui coprifuochi serali.

Qual è l'elemento più importante quando componi un'immagine?

La mia fotografia, quasi sempre impulsiva seppur con un minimo di tecnica, punta a raggiungere un significato molto spesso emotivo, che possa coinvolgere me in primis durante la fase di scatto e poi successivamente chi guarderà la foto e potrà magari immedesimarsici. Amo particolarmente i dettagli e le piccole cose che cambiano la visione anche di una scena banale, mi piace concentrarmi su una composizione avvolgente, minimale e/o vasta di elementi.

C'è qualche fotografo che ammiri particolarmente?

Ci sono tantissimi fotografi che ammiro, dalle nuove leve dell'analogico quali Joe Greer, Matt Day, Willem Verbeeck, Brae Hunziker, ai classici Todd Hido, Daido Moriyama, Nobuyoshi Araki, Mary Ellen Mark, Alex Webb e tanti altri. Ognuno di loro contribuisce alla mia espressione fotografica, per vivere le foto nel miglior modo, a comporre le idee già mentalmente per riportarle sulla pellicola, sia in stampa che digitalmente.

© Francesco Aglieri Rinella - Lomography Color Negative 400 35mm

Hai progetti o collaborazioni interessanti in programma?

I progetti sono sempre tanti, ne ho due in particolare a cui tengo molto che sono in parte contrastanti tra loro e che vedranno nascita in questo 2021. Le tematiche principali sono amicizia e solitudine, due temi importanti di questi tempi.

Sto inoltre studiando la tecnica pittorica del Tableau Vivant da riproporre in fotografia attraverso il medio formato a pellicola e uno studio di particolari minuzioso per composizioni incredibili! Per il resto, la voglia di scattare è tantissima e posso dire ad oggi che non saprei stare senza scattare qualcosa. Ogni foto può rivelarsi un progetto!


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Scritto da melissaperitore il 2021-02-23 in #gear #persone

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