Henry Steiner, il Padre del Design di Hong Kong e la sua Nuova Edizione della Lomo’Instant Automat

Designers should not be ashamed to demonstrate intelligence and culture in their work.
— Henry Steiner

Conosciuto come il padre del design di Hong Kong, il graphic designer di origine austriaca Henry Steiner è un pioniere nel suo campo e il suo lavoro ha lasciato un segno indelebile a Hong Kong, città dove ha vissuto per oltre 60 anni dopo essere immigrato dagli Stati Uniti. Nel corso della sua illustre carriera, Steiner ha intrapreso progetti diversi, che vanno dalla creazione di grafiche per banconote alla creazione di brand identity per importanti aziende.

Siamo lieti di presentare questa nostra nuova collaborazione: la Lomo'Instant Automat edizione Henry Steiner, con le straordinarie opere tratte dall'iconico manifesto del Ballo dell'Opera di Hong Kong del 2008. Ispirata a Gustav Klimt e Li Bai, questa edizione esclusiva esemplifica lo stile interculturale del designer e cattura splendidamente l'intersezione tra arte e tecnologia.

In questo articolo, Steiner condivide il suo percorso e le sue esperienze nel campo del design e del branding, nonché la filosofia alla base dell'edizione Lomo'Instant Automat Henry Steiner. Immergiamoci nel mondo di questo designer visionario!

Salve Henry, benvenuto! Siamo davvero molto contenti di aver collaborato con lei: cosa ne pensa di questa collaborazione?

Essendo viennese, sono lusingato di essere stato invitato alla realizzazione di questo progetto.

Tra tutti i suoi lavori, per quale motivo ha scelto proprio il manifesto dell'Opera di Vienna di Hong Kong come ispirazione per il design di questa edizione speciale della Lomo'Instant Automat?

Le città di Hong Kong e Vienna costituiscono la mia identità interculturale. Il poster riflette anche il mio stile interculturale attraverso le immagini divise dei due volti. E, dato che Lomography è nata a Vienna, proprio come me, mi è sembrata una scelta naturale.

Qual è il concetto dietro a questo manifesto? Perché è stata utilizzata la poesia “Jian Jin Jiu” di Li Bai?

Questa poesia unisce Li Bai e Mahler, due dei miei eroi. “Jian jin jiu” ha ispirato il mio compositore preferito, nonché collega viennese, “Il canto della terra” di Mahler. La frase “Wein, Weib und Gesang”, espressione tedesca che indica il divertimento, ha portato Li Bai e Klimt a condividere lo stesso foglio di carta.

Qual è stata la sua prima impressione quando ha visto la fotocamera Lomo'Instant Automat?

È unica. Non avevo mai visto nulla di simile.

Può condividere con noi il suo percorso e le sue esperienze nel campo del design e del branding?

Sono entrato nel mondo della grafica grazie a Gabor Peterdi, il mio insegnante di stampa all'Hunter College. Peterdi insegnava anche a Yale. Un giorno mi chiese se volevo iscrivermi al programma di Graphic Design proprio a Yale. Non avevo mai sentito parlare di Graphic Design, ma ne fui incuriosito. Questo programma era il primo del suo genere ed esisteva solo da quattro anni. Era il 1956. Lì incontrai il mio insegnante e mentore Paul Rand, i cui insegnamenti continuano a ispirarmi ancora oggi.

Una delle citazioni preferite di Paul Rand è: “Se non hai un'idea, non hai un progetto”. Alan Fletcher, mio compagno di classe a Yale, è stato il responsabile della mio trasferimento a Hong Kong. Mi presentò ai responsabili di The Asia Magazine, per il quale fui assunto e inviato a Hong Kong con un contratto di nove mesi nel 1961. Quel periodo si è poi un po' prolungato...

Ai tempi quello della Corporate Identity era un settore giovane. Il mix di tradizioni cinesi e d'oltreoceano era un'opportunità. Era tutto nuovo. Un design che aspettava solo di essere esplorato. Il periodo trascorso a Hong Kong è stato un'opportunità meravigliosa e lo è tuttora. Ho potuto sperimentare in un'area in cui non c'era ancora un modo di fare le cose.

Ha un motto da graphic design che desidera condividere con noi?

Siamo qui per rendere straordinari gli oggetti ordinari - piacevoli, utili, spiritosi e talvolta ispiratori. Usando il nostro potere di osservazione e improvvisando, combattiamo i nemici: la mediocrità, il cinismo, la negligenza. Ciò che conta è inviare, attraverso il nostro mestiere, messaggi modesti che gli altri riceveranno dicendo: “Qualcuno ha finalmente pensato a questo”.

Cosa significa per lei la parola “interculturale”?

Le virtù del cross-culturalismo? L'impollinazione incrociata, la creazione di nuove sfumature, l'ampliamento della sensibilità. Essere umili in presenza di altre culture, comprendere e rispettare i modi di vivere differente dai nostri. E l'inestimabile senso di distanza nel vedere - anche se per poco - l'esotico come luogo comune e se stessi e le proprie convinzioni come, in fondo, alieni.

Secondo lei, quali sono gli elementi chiave che rendono un logo memorabile e di successo?

È come chiedere cosa si pensa della gravità! Un logo ha una funzione. Risolve il problema del cliente. Deve avere un aspetto il più possibile diretto. È una funzione, non una decorazione. Non c'è niente di più costoso di un logo scadente.

Quale delle nostre 10 regole d'oro le piace di più?

Regola d'oro #7 “Sii veloce”.
Regola d'oro #10 “Non preoccuparti di nessuna regola”.

In qualità di mentore e figura influente nel settore del design, quali consigli darebbe agli aspiranti designer che sono desiderosi di trovare la propria strada?

Non intraprendete questa professione aspettandovi ricompense immediate. Ci vuole tempo. Ampliate i vostri interessi. Non perdete tempo a preoccuparvi del design. Lo stile viene naturale.

Oltre al mondo del graphic design, quali altri hobby o interessi ha?

Mi piace la musica (soprattutto Mahler) e la letteratura (soprattutto James Joyce).

Può condividere alcuni dei suoi prossimi progetti?

La mia mostra personale presso M+, Henry Steiner: The Art of Graphic Communication è stata inaugurata il 15 giugno e termina a novembre: venite a visitarla!

La Lomo'Instant Automat e Kit di Lenti Edizione Henry Steiner è ora disponibile nel nostro Negozio Online e presso rivenditori selezionati.

Scritto da nikkicheung il 2024-07-24 in #cultura #persone #fotografia-istantanea #henry-steiner